La struttura dei legami

La struttura dei legami. Forme e luoghi della relazione (annuario 2010).

L’annuario 2010 prevede una serie coordinata di approfondimenti attorno al tema della «relazione» e del «legame», proponendo un percorso ragionato attraverso una selezione di parole, forme e luoghi della relazione e del legame.

Nella prima parte si intende recensire alcune parole che possono istruire il «cammino dell’uomo» secondo la scansione classica della tradizione cristiana: dall’isolamento ripiegato alla relazione generosa. Si tratta di esplorare la condizione umana nel ripiegamento su di sé (Phílautia/aridità), considerando gli aspetti ambigui della situazione dell’uomo, che possono costituire tanto un ostacolo quanto una risorsa nella decisione per l’apertura relazionale (Fragilità/vulnerabilità) ed ulteriormente analizzando i primi passi verso la donazione – ovvero il riconoscersi come già toccati dalla gratuità altrui e quindi già sollecitati alla relazione – (Fiducia/riconoscenza). Un approfondimento sul «dono» nell’ottica della relazionalità matura completa il percorso delle «parole».

Nella seconda parte si propone di ragionare su alcune forme della relazione, segnate dall’asimmetria e tuttavia dalla reciprocità: si suggerisce il rapporto tra padri e figli, inteso secondo l’ampio spettro non solo dei rapporti intergenerazionali, ma anche di quelli simbolici (ad es. maestro-allievo…); il rapporto Uomo-Dio, colto come cifra che esprime la massima asimmetria ma al tempo stesso la più intima reciprocità; il rapporto tra chi soffre e chi cura, sottolineando il dato delle forme (buone e meno buone) di dipendenza ma anche osservando l’importanza di una gestione saggia del potere da parte di chi cura; il rapporto uomo-donna, dove la diversità si fa reciprocità; il rapporto tra chi sceglie e chi decide, che chiama in causa i rapporti politici ma anche quelli aziendali e di lavoro.

La terza parte mette a fuoco alcuni luoghi in cui si concretizzano le relazioni, luoghi che ospitano relazioni «corte» e «lunghe» e che si possono anche sovrapporre o quantomeno intrecciare tra loro: ecco dunque la famiglia, luogo di relazioni «corte» in cui le relazioni si pongono in chiave tanto simmetrica quanto asimmetrica, e poi la Chiesa, dove alle relazioni «corte» di una comunità raccolta nello spazio e nel tempo si uniscono le relazioni «lunghe» che abbracciano una tradizione e si estendono fino alla «comunione dei santi»; ecco ancora il lavoro, dove le relazioni lunghe si fanno talvolta forzatamente corte e dove la reciprocità può essere vissuta sia nel segno della cooperazione, sia nel segno della concorrenza. Infine la società, intesa al modo di Maritain come il luogo in cui uomini di diverse provenienze si scelgono reciprocamente in vista di obiettivi comuni di umanità e civiltà.

Sommario

Introduzione

Parte prima. Le parole della relazione

Parte seconda. Le forme della relazione

Parte terza. I luoghi della relazione

Note conclusive

  • Relazione come origine e compito (L. Sandonà)

Appendice