L’economia come cura e custodia

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La trasformazione del modello di sviluppo, resa particolarmente necessaria dall’urgenza delle sfide ambientali che la crisi post-pandemia ha solamente rivelato, inizia dalla rigenerazione della matrice etica dell’economia. A ciò si connette l’importanza di un nuovo pensiero economico e la ricerca di modelli plurali e di paradigmi più complessi capaci di offrire schemi interpretativi e indicazioni concrete sia a livello micro che a livello macro. L’agenda per lo sviluppo sostenibile voluta dall’ONU è un esempio di una simile innovativa visione. In essa è contenuta un’idea di economia intesa come cura e custodia, categorie di grande pregnanza antropologica e filosofica che ritroviamo nella tradizione del pensiero bio-economico e della sostenibilità. Nel presente contributo viene approfondito tale modello, all’interno di una critica ai riduzionismi antropologici che in larga parte hanno condotto alla recisione del legame imprescindibile tra etica ed economia.

 To respond to the environmental challenges, that the post-pandemic crisis has only revealed, a transformation of the development model is urgent, starting from the regeneration of the ethical matrix of the economy. The emergence of a new economic thought, along with the achievement of a greater plurality of paradigms, can accompany this process. It is about having complex interpretative schemes, more suitable to offer concrete suggestions for policymakers and operators. The UN sustainable development agenda (SDGs) is an example of such an innovative vision. It contains an idea of economics intended as care and stewardship: i.e. two categories of great anthropological and philosophical significance coming from the tradition of bio-economics and sustainability. In this contribution, we explore this emerging model within a critique of anthropological reductionisms that have caused the decoupling between ethics and economics.

 

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